Osa credere

Nei giorni scorsi, di ritorno da una vacanza a Tenerife, mi è successa una di quelle cose piccole all’apparenza, ma che ti restano impresse come un segno silenzioso. Stavo camminando tra i corridoi dell’aeroporto di Fiumicino, quando il mio sguardo è stato catturato da un dettaglio insolito: un foglio A4, custodito con cura dentro un folder trasparente, lasciato lì, in vista.
Non era un documento dimenticato né un messaggio per qualcuno. C’era qualcosa, in quel gesto semplice, che parlava di significato. Il titolo stampato in alto era chiaro: “OSA CREDERE”.
Mi ha incuriosito. Non conoscevo il contenuto, ma solo il titolo bastava per accendere qualcosa dentro.
Non volevo invadere, né rubare quel momento a chi magari lo aveva lasciato lì con intenzione, ma le parole mi erano rimaste in testa. Così, una volta a casa, ho fatto una cosa che faccio spesso quando una domanda mi frulla in mente: ho chiesto a ChatGPT. Ho scritto solo: “Osa credere”. E la risposta mi ha lasciato senza parole.
È comparsa una poesia, che mai avevo letto prima. L’autore si chiama Josei Toda, e forse non è molto noto a tutti, ma quelle parole… quelle sì che meritano di essere conosciute.
L’ho riletta più volte. E ogni volta trovavo un significato nuovo, come se quelle frasi sapessero dove andare a colpire.
Quante volte il dubbio ci ha frenati? Quante volte abbiamo avuto paura di “credere” davvero? Non parlo solo di fede, ma di credere in noi stessi, nelle possibilità, nei sogni che abbiamo chiuso in un cassetto. Nel coraggio di fare il primo passo, anche quando tutto ci dice di restare fermi.
Nella mia vita, ogni volta che ho osato credere — davvero credere — ho visto accadere cose che mai avrei immaginato. Ho scoperto che la fiducia in sé stessi, quando è vera, quando è profonda, apre porte invisibili. Ti spinge oltre, ti fa volare.
E allora oggi voglio solo lasciarti questo messaggio: Osa anche Tu. Perché forse, proprio ora, stai per trovare qualcosa che ti appartiene.